Isola di Naxos, Grecia, ottobre 2007
...Le cose che incontriamo per la prima volta ci fanno una profonda impressione.
Così sperimenta il mondo il bambino, per il quale ogni oggetto é nuovo. Vede la luce, ne é attratto, vuole afferrarla, si scotta le dita ed inizia ad avere paura e rispetto per la fiamma. Poi impara che la luce ha anche effetti positivi, oltre che negativi: dissipa il buio, allunga il giorno, può scaldare, cuocere, essere uno spettacolo piacevole da vedere. Sommate queste esperienze, la conoscenza della luce è compiuta, e le nozioni relative vengono immagazzinate nel cervello. L'interesse forte e intenso sparisce, e la spettacolarità della fiamma lotta contro l'assoluta indifferenza. Così, a poco a poco, il mondo perde il suo incanto. Si sa che gli alberi danno ombra, che i cavalli corrono veloci e le automoboli velocissime, che i cani mordono, che la luna é lontana, che la figura nello specchio non é vera. Solo con l'elevarsi dell'uomo si allarga la cerchia delle qualità che oggetti ed esseri hanno in sé. Ad uno stadio più evoluto questi oggetti e questi esseri acquistano un valore interiore e infine un suono interiore.
Wassily Kandinsky, Lo Spirituale nell'Arte
Sarebbe bello che la vita regalasse sempre lo stesso incanto, o meglio, che fossimo sempre in grado di assaporarlo, anche nella frenesia della vita quotidiana. La bellezza é ovunque. Quando la perdiamo e non siamo più in grado di vederla, significa che forse, dentro di noi, qualcosa si é rotto.
1 commento:
Molto bello questo post e il tuo blog, Ciao Giulia
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